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Italiani più vecchi, ed è boom per le creme antietà

Se in piena pandemia i prodotti più usati erano quelli per disinfettare le mani, ora in calo del -33% di vendite nella grande distribuzione, levando le mascherine abbiamo visto quanto siamo invecchiati. Creme, maschere e gel antirughe nell’ultimo anno sono tra i preferiti nei carrelli della spesa degli italiani. Lo skincare è infatti una categoria tra le più vendute, e anche quella che sta subendo un veloce processo di ‘democratizzazione’ verso prezzi più bassi e qualità più elevata. I prodotti dedicati allo skincare pesano infatti per oltre il 17% dei consumi di cosmetici degli italiani, con 1.510 milioni di euro spesi e una crescita dei consumi del +9,3%. Lo segnalano gli analisti NielsenIQ che hanno partecipato alla presentazione del 54° rapporto annuale a cura del Centro Studi di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche.

Nuove marche si affacciano sul mercato

“Stiamo invecchiando – dichiara Alessandra Coletta, analista NielsenIQ – e nei prossimi dieci anni il cambiamento sarà ancora più evidente, con un picco che si sposterà a 56-70anni. Questo significa che le industrie beauty si dedicheranno sempre di più alle famiglie più vecchie e meno verso quelle con bambini”.
Nonostante le fragranze stiano trainando i fatturati in termini di valori in tutti i paesi europei, “si tratta di un effetto legato a diversi elementi, in primis l’aumento dei prezzi – precisa Sylvie Cagnoni, di NDP -. La vera rivelazione dell’anno sono i prodotti dello skincare, che in termini di volumi sono la categoria più dinamica, crescendo in termini di pezzi venduti con nuove marche e un posizionamento più democratico”.

La democratizzazione dello skincare si vede anche in profumeria

La cura della pelle è quindi al centro delle nostre attenzioni e trova risposte soprattutto sui social. TikTok, Instagram e Youtube sono le piattaforme più battute da influencer e celebrities per spiegare i vantaggi dei loro nuovi brand ‘democratici’. La democratizzazione dello skincare si vede anche in profumeria, trainata da nuovi brand, emergenti, innovativi e spesso ideati dalle celebreties che hanno invaso il mercato. Questo significa prezzi più bassi, ma anche creme originali, ben formulate ed efficaci, che si affiancano ai sieri di brand iconici riconosciuti in tutto il mondo, ma dai prezzi molto più alti, riporta Ansa.

Ingredienti e ‘ricerca’ scientifica i componenti fondamentali dei prodotti

Insomma, i nuovi brand specializzati in skincare stanno sfidando i marchi più rinomati puntando all’aspetto clinico, ovvero all’uso di ingredienti testati, con una solida base scientifica e clinica, frutto di tecnologia e ricerca. Ingredienti e ‘ricerca’ scientifica sono quindi le componenti fondamentali dei prodotti.
“Poi ci sono i prodotti ideati per pelli sensibili, per la difesa della pelle in città inquinate, contro le aggressioni climatiche – continua Cagnoni -. I nuovi sieri si fondono anche col make-up con la nascita di prodotti ad effetto ‘glow’, ibridi tra trattamento e trucco, che scalzano i classici fondotinta”.

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