Per contatti: info@ariafrisca.it

Come pulire i filtri dell’aria condizionata canalizzata?

Un sistema di aria condizionata canalizzata è una soluzione di climatizzazione efficiente e silenziosa che diffonde l’aria in modo uniforme in tutti gli ambienti di una abitazione.

Per garantire il corretto funzionamento e la massima efficienza dell’impianto, è importante ricordare di pulire regolarmente i filtri.

A breve vedremo il perché sia così importante prendersi cura dei filitri ed il modo più sicuro ed efficace per pulirli.

Perché è importante pulire i filtri?

I filtri dell’aria condizionata canalizzata sono importanti perché trattengono polvere, polline, smog e altri agenti inquinanti.

Se non vengono puliti regolarmente, questi accumuli possono ad esempio ridurre l’efficienza del sistema di climatizzazione, aumentando di conseguenza i consumi energetici.

Un altro problema della mancata pulizia al lungo termine potrebbe essere quello relativo alle bocchette di aerazione parzialmente ostruite, che causerebbero una distribuzione non uniforme dell’aria.

Tra l’altro uno de problemi legato ai filtri dell’aria condizionata sporchi, spesso sottovalutato, è quello di favorire la proliferazione di batteri e muffe, con conseguenti rischi per la salute.

Quando bisogna pulire i filtri?

La frequenza con cui pulire i filtri dipende da diversi fattori.

L’accumulo di sporco può infatti essere accentuato o meno dal livello di inquinamento dell’aria esterna, dunque anche la zona in cui si vive incide sulla frequenza con la quale i filtri vanno puliti.

Altro fattore determinante nella peridiocità della pulizia dei filtri è la frequenza di utilizzo dell’impianto di climatizzazione, dato che un impianto che viene adoperato di più è chiaramente più soggetto ad accumulare sporcizia.

In generale, si consiglia di pulire i filtri almeno una volta all’anno, ma in caso di elevato inquinamento atmosferico o di frequente utilizzo del climatizzatore, potrebbe essere necessario pulirli più spesso.

Come pulire i filtri?

La pulizia dei filtri dell’aria condizionata canalizzata è un’operazione semplice che può essere eseguita in pochi minuti. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Spegnere l’impianto di climatizzazione e disattivare l’alimentazione elettrica.
  2. Raggiungere le griglie di ventilazione e rimuoverle.
  3. Individuare i filtri. In genere, si trovano proprio dietro le griglie di ventilazione.
  4. Rimuovere i filtri facendo attenzione a non danneggiarli.
  5. Pulire i filtri con un aspirapolvere dotato di una spazzola morbida.
  6. Lavare i filtri  con un prodotto specifico per questo tipo di utilizzo.
  7. Lasciare asciugare i filtri completamente all’aria aperta.
  8. Riposizionare i filtri nel loro alloggio prima di riaccendere l’impianto.

Pulizia delle griglie e delle bocchette di aerazione

Oltre ai filtri, è importante pulire anche le griglie e le bocchette di aerazione. Per farlo, è sufficiente utilizzare un panno umido e un prodotto detergente non aggressivo.

È conveniente fare questa operazione nel momento stesso in cui si puliscono i filtri, ondere evitare di avere griglie sporche che potrebbero vanificare il nostro lavoro di pulizia dei filtri.

Sanificazione del sistema di climatizzazione

Oltre alla pulizia ordinaria, è consigliabile effettuare anche una sanificazione periodica del sistema di climatizzazione canalizzata.

Questo intervento, che deve essere eseguito da un professionista del settore, permette di eliminare batteri, muffe e altri microrganismi che possono proliferare all’interno dell’impianto.

Si può approfittare e far effettuare la sanificazione in occasione di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria da parte di personale qualificato.

In sintesi

La pulizia regolare dei filtri e la sanificazione periodica del sistema di climatizzazione canalizzata sono interventi essenziali per garantire il corretto funzionamento dell’impianto, ma non solo.

A giovarne sono anche i consumi di energia e la salubrità dell’aria negli ambienti domestici, il che è davvero importante soprattutto in presenza di bambini o anziani in casa.

Si tratta di una piccola manutenzione che richiede poco tempo dunque, ma ha una grande importanza sia per il comfort in casa che per quanto riguarda l’economia domestica.

Calcoli renali: quale acqua bere?

I calcoli renali sono una condizione alquanto comune, che si verifica quando i minerali e le sostanze chimiche presenti nelle urine si aggregano dando vita a delle formazioni solide.

I calcoli possono variare in dimensioni, da piccoli come un granello di sabbia a grandi come una pallina da golf.

Quali tipi di calcoli renali esistono?

Esistono diversi tipi di calcoli renali, a seconda del minerale o della sostanza chimica che li compone. I tipi più comuni di calcoli renali sono:

  • Calcoli di ossalato: questi calcoli sono costituiti da ossalato di calcio, un minerale che si trova naturalmente in molti alimenti.
  • Calcoli di acido urico: questi calcoli sono costituiti da acido urico, un prodotto di scarto del metabolismo delle proteine.
  • Calcoli di struvite: questi calcoli sono costituiti da struvite, un minerale che si forma in presenza di batteri.

Sintomi tipici dei calcoli renali

I calcoli renali si presentano tipicamente con un sintomo, ovvero un dolore molto intenso e continuo all’altezza di un fianco.

Ad ogni modo in alcuni casi i sintomi possono variare a seconda della dimensione, della posizione e del tipo di calcolo. Quelli più comuni sono:

  • Dolore intenso, localizzato su un fianco, nella zona lombare o inguinale. Il dolore può essere acuto e lancinante, e può irradiarsi verso l’addome, la schiena o l’inguine.
  • Nausea e vomito.
  • Difficoltà a urinare, o sensazione di bruciore durante la minzione.
  • Urine torbide o con sangue.

Se si verificano questi sintomi è importante consultare un medico, in quanto questi possono essere indicativi di una condizione medica grave.

Altri sintomi che spesso si presentano assieme ai calcoli renali sono:

  • Febbre e brividi, in caso di infezione.
  • Ipersudorazione.
  • Pallore.
  • Tachicardia.

Quale acqua bere per prevenire i calcoli renali?

Bere molta acqua è già uno dei modi migliori per prevenire i calcoli renali. L’acqua aiuta a diluire le urine e a prevenire l’aggregazione dei minerali.

La quantità di acqua da bere per prevenire i calcoli renali varia a seconda dell’individuo, ma in generale si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

In particolare, è consigliabile bere acqua oligominerale o minimamente mineralizzata, con un residuo fisso inferiore a 150 mg/l. Questo tipo di acqua è meno ricca di minerali che possono favorire la formazione di calcoli.

È importante notare che l’acqua minerale naturale può contenere una quantità variabile di minerali, a seconda della fonte. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare il medico o uno specialista prima di scegliere un’acqua minerale adatta a soggetti che hanno la tendenza a sviluppare calcoli renali.

Ecco alcuni consigli che possono essere utili per scegliere l’acqua giusta e prevenire i calcoli renali:

  • Leggi l’etichetta dell’acqua per controllare il residuo fisso.
  • Scegli un’acqua oligominerale o minimamente mineralizzata, con un residuo fisso inferiore a 150 mg/l.
  • Evita le acque minerali che contengono elevate quantità di ossalato di calcio, fosfato di calcio o acido urico.

Se solitamente si beve l’acqua del rubinetto di casa, è possibile renderla più leggera facendo installare uno dei moderni depuratori acqua che possono eliminare eventuali impurità e diminuire il residuo fisso.

Quale acqua bere se si hanno già i calcoli renali?

Anche se si hanno già i calcoli renali, è importante continuare a bere molta acqua. L’acqua aiuta a sciogliere i calcoli e a prevenire la formazione di nuovi.

Se il medico lo ritiene opportuno, potrebbe dare sollievo al paziente assumere specifiche soluzioni antispastiche che si trovano in farmacia, le quali sono in grado di calmare i dolori provocati dagli spasmi e rilassare la muscolatura.

Conclusione

Quello dei calcoli renali è un problema comune a tantissime persone di tutte le età, e bere molta acqua è uno dei modi migliori per prevenirlo.

In particolare, è consigliabile bere acqua oligominerale o minimamente mineralizzata, con un residuo fisso inferiore a 150 mg/l.

Anche se si hanno già i calcoli renali, è importante continuare a bere molta acqua e farsi seguire da un medico, il quale valuterà il singolo caso e le azioni da intraprendere.

Fattori da considerare prima di installare un impianto fotovoltaico

L’installazione di un impianto fotovoltaico è notoriamente un investimento importante che può comportare notevoli risparmi economici e benefici ambientali.

Tra l’altro l’Italia è un paese con un buon numero di ore di luce annuali, con una media di 2.455 ore, leggermente superiore alla media europea di 2.000 ore.

Questa condizione climatica favorevole rende l’Italia un paese ideale per l’installazione di impianti fotovoltaici.

Sicuramente, prima di procedere con l’installazione, è importante considerare una serie di fattori per assicurarsi che l’impianto sia la soluzione giusta per le proprie esigenze.

Ci accingiamo adesso proprio ad esplorare tali fattori, così da sciogliere ogni dubbio prima di procedere con l’installazione un impianto fotovoltaico.

L’esposizione solare dell’abitazione

L’esposizione solare di una abitazione è uno dei fattori più importanti da considerare prima di pensare di far installare un impianto fotovoltaico. I pannelli solari devono essere esposti alla luce solare diretta per la maggior parte della giornata per produrre la massima quantità di energia.

Se l’abitazione si trova in un luogo con un’esposizione solare limitata infatti, l’impianto potrebbe non essere in grado di produrre la quantità di energia necessaria per soddisfare i propri consumi.

La dimensione dell’impianto

La dimensione dell’impianto fotovoltaico deve essere adeguata in base ai consumi energetici dell’abitazione, nonché agli spazi che un eventuale condominio è disposto a concedere ad ogni singolo condomino.

Un impianto troppo piccolo non sarà infatti in grado di soddisfare i consumi, mentre un impianto troppo grande potrebbe essere un investimento eccessivo ed immotivato.

Per determinare la dimensione dell’impianto necessaria, è possibile consultare un installatore qualificato. Se vivi al Nord Italia puoi richiedere la consulenza di SunGroup, azienda che opera nel settore fotovoltaico Torino e che può aiutarti a capire quale impianto sia più adatto a te.

Il costo dell’installazione

Il costo di un impianto fotovoltaico varia a seconda della dimensione dell’impianto, della potenza dei pannelli solari e delle caratteristiche tecniche dell’impianto. In generale, il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW è compreso tra i 5.000 ed i 10.000 euro.

È importante considerare il costo dell’installazione prima di prendere una decisione, per assicurarsi che l’impianto sia effettivamente un investimento conveniente dal punto di vista economico.

Ad ogni modo il governo offre una serie di incentivi per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici. Gli incentivi possono essere di natura fiscale, economica o tecnica.

È bene informarsi in anticipo sugli incentivi disponibili, per poter beneficiare di un risparmio economico, considerando anche che questi possono variare da regione a regione.

La manutenzione e durata dell’impianto

Gli impianti fotovoltaici richiedono una manutenzione minima. Ad ogni modo, è importante effettuare una manutenzione periodica per assicurarsi che tutto funzioni correttamente.

La manutenzione periodica dell’impianto deve necessariamente essere effettuata da un installatore qualificato.

Questi impianti hanno una durata media di circa 25 anni, prima di iniziare a perdere prestazioni. È importante considerare la durata dell’impianto prima di procedere con l’installazione, per assicurarsi che l’investimento sia sostenibile nel lungo periodo.

Ad ogni modo si tratta di un arco di tempo sufficiente a garantire l’ammortamento del costo iniziale ed un notevole risparmio nel tempo.

Considerazioni finali

Ecco alcuni consigli finali per aiutarti a prendere una decisione informata:

  • Richiedi preventivi da diversi installatori qualificati: è importante confrontare i prezzi e le offerte per trovare la soluzione migliore per te.
  • Informati sugli incentivi disponibili: il governo offre una serie di incentivi per promuovere l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, fai bene a sfruttarli.
  • Richiedi una consulenza tecnica: un installatore qualificato può aiutarti a valutare la fattibilità dell’installazione e a scegliere l’impianto più adatto alle tue esigenze.

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che può comportare notevoli benefici sia a livello economico che ambientale.

Ricorda che è importante considerare i fattori qui riportati prima di procedere con l’installazione, per assicurarsi che l’impianto sia la soluzione giusta per le tue necessità.

Idee regalo per una persona che ama il vintage

Se stai cercando un’idea regalo carina per una persona che ama il vintage, qui puoi trovare gli spunti di cui hai bisogno.

Abbiamo preparato per te una lista di idee per regali originali e uniche che sicuramente faranno colpo sulla persona a te cara.

Sia che si tratti di un regalo di compleanno, Natale o qualsiasi altra occasione, certamente troverai l’idea “vintage” giusta tra le tante che ci apprestiamo a suggerirti di seguito.

Sei pronto? Iniziamo subito allora.

Oggetti di arredamento

Un modo perfetto per consentire ad una persona di dare un tocco vintage alla propria casa è il regalarle un oggetto di arredamento retrò. Puoi scegliere tra un’ampia gamma di prodotti come mobili, lampade, quadri o accessori.

Alcune idee al riguardo:

  • Un mobile d’epoca originale, magari ereditato da parenti o trovato in un mercatino dell’antiquariato.
  • Una delle bellissime insegne vintage al neon led, per creare un’atmosfera davvero particolare.
  • Un quadro o una stampa antica, per decorare le pareti.
  • Un prodotto antico come ad esempio un vinile, una macchina fotografica a rullini o un giradischi.

Abbigliamento e accessori

Anche l’abbigliamento e gli accessori possono essere un’ottima scelta se si vuol fare un regalo retrò.

Puoi optare per capi classici, come un abito a pois o un paio di jeans a zampa d’elefante, oppure per qualcosa di più stravagante, come una borsa a tracolla con frange o un paio di occhiali da sole stile anni ’70.

Alcune idee al riguardo:

  • Un abito vintage, per un look davvero unico.
  • Una borsa vintage, per completare un outfit già ben definito.
  • Un paio di scarpe vintage, per un tocco di stile in più.
  • Un accessorio vintage per completare l’abbigliamento come ad esempio una collana, un ciondolo o un braccialetto.

Gadget e tecnologia

Anche i gadget e la tecnologia possono essere un’idea regalo originale cui pensare per una persona che ama il vintage.

Scegli tra tanti prodotti disponibili quali i vecchi lettori CD portatili, un giradischi o una macchina fotografica istantanea.

Alcune idee al riguardo:

  • Una console con videogiochi retrò.
  • Un giradischi o vinile del suo gruppo musicale preferito.
  • Una macchina fotografica istantanea, per catturare i momenti speciali con un tocco vintage.
  • Un gadget vintage, come un walkman o un gioco di società anni ‘90.

Libri e fumetti

I libri e i fumetti sono un’altra ottima scelta per un regalo vintage. Puoi optare per i classici della letteratura o del fumetto, oppure per qualcosa di più specifico.

Alcune idee al riguardo:

  • Un romanzo storico, per immergersi in un racconto dal sapore retrò.
  • Un fumetto vintage, per rivivere le avventure dei propri eroi preferiti.
  • Un libro d’epoca che riguardi un argomento specifico caro alla persona che lo riceverà.

Esperienze

Se vuoi fare un regalo davvero speciale, puoi optare per un’esperienza vintage. Puoi regalare un biglietto per un concerto di musica dal vivo, un tour di una città storica o un corso di cucina tradizionale.

Alcune idee al riguardo:

  • Una giornata a bordo di un’auto d’epoca.
  • Un tour di una città storica, per scoprire le bellezze di un tempo passato.
  • Un giro in treno su un vagone storico.

Oggetti personalizzati

Se vuoi fare un regalo davvero unico, puoi pensare ad un oggetto personalizzato. Potresti far incidere il nome della persona cara su un oggetto vintage, oppure far stampare una foto d’epoca su un capo di abbigliamento o su un accessorio.

Alcune idee al riguardo:

  • Un complemento di arredo personalizzato, per un regalo davvero speciale.
  • Un capo di abbigliamento o un accessorio personalizzato, per un regalo unico e originale.
  • Un oggetto vintage personalizzato, per un regalo che offre un tocco di nostalgia.

Leggendo con calma questi spunti, troverai sicuramente il regalo perfetto da fare ad una persona che ama il vintage.

Ricorda chiaramente di scegliere un regalo che sia in linea con i suoi gusti ed interessi, e vedrai che non sbaglierai.

Open post

Innovazione tecnologica: per gli italiani aiuta cittadini e imprese

L’innovazione tecnologica ha mutato radicalmente il modo di informarsi, viaggiare, fare la spesa, ma ha anche aumentato le differenze sociali tra Paesi ricchi e poveri, tra anziani e giovani, tra manager e lavoratori.
Secondo l’88% degli italiani, inoltre, l’innovazione tecnologica aiuta l’attività imprenditoriale e produttiva, agevolando la crescita non solo delle grandi imprese, ma anche delle piccole aziende (29%).

Sono alcuni risultati emersi dalla ricerca globale realizzata da Ipsos per Maker Faire Rome – The European Edition, manifestazione promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma.

Dipendenza e fiducia vanno di pari passo

Gli italiani sentono di possedere più competenze digitali di americani, francesi e tedeschi. Grazie alla tecnologia per loro l’esistenza quotidiana è diventata più facile e intensa, ma anche più stressante e isolata.
Le sensazioni suscitate dalla tecnologia in Italia sono contrastanti. Se dipendenza (39%) e fiducia (37%) vanno di pari passo, generalmente la tecnologia suscita sentimenti positivi, come serenità (29%), attesa (24%) e facilità (22%). 

Nel saldo tra gli aspetti della vita quotidiana che la tecnologia ha migliorato o peggiorato, per tutti i cittadini dei vari paesi il saldo è molto positivo riguardo l’informarsi, sapere e conoscenza, fare shopping e gestione dei trasporti e della mobilità.

Banche e società informatiche in prima linea

Più pernicioso il quadro degli effetti sociali dal punto di vista delle relazioni. Inoltre, in tutti i paesi i cittadini segnalano che le innovazioni tecnologiche hanno aumentato i tassi di esclusione sociale. 
Decisamente più positive le valutazioni sull’impatto che l’innovazione tecnologica ha avuto per le imprese. 

I settori che hanno saputo avvantaggiarsi maggiormente della trasformazione digitale sono le banche, e ovviamente, le società informatiche, seguite da Assicurazioni, imprese turistico e alberghiero, Grande distribuzione organizzata. Le innovazioni tecnologiche percepite come più costruttive sono IoT, robotica collaborativa, Big Data Analytics, manifattura additiva. In Italia in particolare, l’Intelligenza artificiale è vista come una tecnologia in grado di migliorare la vita quotidiana.

Impatto negativo sul lavoro, positivo sull’ambiente

La maggioranza dei cittadini ritiene che nei prossimi 10 anni, l’AI sarà un elemento fondamentale o comunque importante della vita quotidiana (84% in Italia) e migliorerà soprattutto le possibilità di informarsi, accrescere le conoscenze, la gestione dei trasporti e della salute, lo shopping e il fare impresa.

Peggiorerà, invece, le relazioni. E previsioni negative coinvolgono il tema del lavoro, con il timore di perdita di posti di lavoro, l’obsolescenza delle competenze e minori opportunità per i lavoratori a bassa digitalizzazione, la chiusura delle imprese tradizionali, e progressivo isolamento e alienazione.
Le nuove tecnologie avranno, tuttavia, un impatto positivo a livello ambientale, soprattutto sulle fonti rinnovabili, gli sprechi alimentari e la catena alimentare sostenibile.

Open post

Dormire bene? Fondamentale per il lavoro 

Il sonno? L’alleato della produttività. Lo rivela una ricerca finanziata dall’INAIL e condotta dal Dipartimento di Medicina del Lavoro del Policlinico di Milano, in collaborazione con le università di Milano e Torino, il CNR e la Fondazione IGEA Onlus.Lo studio ha indagato l’importanza della qualità del sonno nella produttività lavorativa e sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro. Questo studio osservazionale e prospettico ha coinvolto lavoratori con un’età superiore ai 50 anni sottoposti a sorveglianza sanitaria.

Vale per tutte le tipologie di professioni 

Durante il periodo compreso tra ottobre 2021 e marzo 2022, sono stati reclutati 468 partecipanti, di cui il 62% erano impiegati in lavori d’ufficio (white collars) e il 38% in lavori manuali (blue collars). Tra i lavoratori manuali, la maggioranza aveva esperienza di turni notturni. La distribuzione settoriale comprendeva 232 lavoratori bancari (49%), 134 del settore chimico (29%) e 102 del settore metalmeccanico (22%).
L’analisi dei dati ha rivelato che le capacità lavorative, la qualità del sonno e le abilità cognitive differivano in modo significativo tra i white collars e i blue collars. In particolare, una peggiore qualità del sonno era associata a una minore capacità lavorativa, con una relazione più pronunciata tra i blue collars. D’altra parte, una migliore performance cognitiva era significativamente correlata a una maggiore capacità lavorativa, soprattutto per quanto riguarda la memoria a breve termine nei blue collars. Infine, un elevato livello di tecnostress era associato a una minore capacità lavorativa e a una performance cognitiva inferiore.

Gli effetti più significativi sugli over 50

Lo studio in corso ha rilevato un’associazione tra una ridotta capacità lavorativa, una diminuzione delle abilità cognitive (in particolare della memoria a breve termine) e la qualità del sonno, soprattutto tra gli operai e i turnisti di età superiore ai 50 anni. Questi risultati, quando confermati alla fine dello studio, potrebbero avere importanti implicazioni sia per la sicurezza sul lavoro, data l’importanza della memoria, sia per la valutazione del rischio e l’implementazione di misure preventive mirate ai lavoratori anziani.

Il sonno influisce sulla capacità lavorativa

In conclusione, questa ricerca sottolinea l’importanza di una buona qualità del sonno nell’ambito lavorativo, evidenziando come influisca sulla capacità lavorativa e sulle performance cognitive dei dipendenti, soprattutto tra coloro che svolgono lavori manuali e a turni. La sua conclusione potrebbe aprire la strada a interventi volti a migliorare la qualità del sonno nei lavoratori anziani al fine di promuovere una maggiore produttività e sicurezza sul luogo di lavoro.

Open post

Stimoli pubblicitari, quali sono più efficaci verso gli utenti?

L’attenzione è una risorsa preziosa e, nel contesto di sovraccarico informativo in cui ci troviamo immersi, comunicare con efficacia è sempre più complesso. A questo proposito, arriva lo studio intitolato “Oltre l’attenzione visiva” condotto da Omnicom Media Group in collaborazione con AINEM, Ipsos e Nielsen. La ricerca ha misurato proprio l’attenzione verso gli stimoli pubblicitari, rivelando che questa è maggiore nei confronti dei mezzi televisivi, con un ricordo tre volte superiore rispetto al mobile. Tuttavia, andare oltre l’attenzione visiva è essenziale per ottenere una visione completa dell’efficacia di uno stimolo pubblicitario. La videocomunicazione risulta essere altamente performante, ma anche il formato audio non è da meno, con una perdita di attenzione del solo 2%. D’altra parte, i formati pubblicitari statici, come i banner, hanno performance diverse, con un ricordo intorno al 50% rispetto al formato video.

Le tre dimensioni dell’attenzione

Le prime evidenze emergono dall’analisi condotta dall’Associazione Italiana di Neuromarketing (AINEM), che ha monitorato in laboratorio le tre dimensioni dell’attenzione: visiva (tramite eye-tracking), della mente (tramite EEG – elettroencefalogramma) e del corpo (tramite GSR – Galvanic Skin Response). La televisione continua a svolgere un ruolo significativo nella comunicazione pubblicitaria. Secondo Ipsos, il ricordo di un brand visto in TV è tre volte superiore rispetto al mobile, e solo il 17% dei break pubblicitari viene interrotto dallo zapping. Inoltre, l’importanza dell’audio nell’attivare l’attenzione è confermata dal fatto che una persona su cinque ricorda una pubblicità passata in TV anche se in quel momento non stava guardando lo schermo.

Come gli italiani fruiscono la pubblicità: vince la TV

Lo studio condotto da Ipsos ha esaminato i comportamenti di fruizione di TV e mobile degli italiani all’interno delle loro case, utilizzando sofisticati strumenti di AI e machine learning. Nel contesto naturale (soggiorno, camera da letto, cucina, ecc.), l’attenzione alla pubblicità risulta più elevata in salotto (60%) rispetto alla camera da letto (47%). Si è osservato che le persone dedicano circa 10 secondi di attenzione attiva agli stimoli pubblicitari in TV, mentre su mobile questo tempo si riduce a circa 2 secondi. Nonostante ciò, l’ambiente mobile risulta più immersivo poiché le persone distolgono meno lo sguardo dallo schermo del cellulare. Ciò comporta una variazione nei comportamenti tra fruizione di contenuti e fruizione di pubblicità.

Più attenzione ai siti di informazione che ai social

Per quanto riguarda i mezzi di informazione, lo studio analizza l’attenzione verso i messaggi pubblicitari sulle testate web di news (come siti di quotidiani e periodici). Su questi mezzi, il tempo di attenzione risulta essere del 20% superiore rispetto a quello registrato sui social media. Il contesto in cui sono inseriti i messaggi pubblicitari influisce notevolmente sull’attenzione: i contenuti presenti sui siti di informazione spingono a una maggiore attenzione anche nei confronti delle pubblicità. Nell’analisi delle caratteristiche sociodemografiche, emerge che il ricordo degli spot TV è del 75% più alto per le donne rispetto agli uomini. I giovani, invece, si distinguono per una soglia di attenzione alla pubblicità più bassa, ma registrano lo stesso livello di ricordo delle persone più mature.

Open post

Diversità, equità, inclusione: le PMI sono ancora “acerbe”

Le Pmi italiane hanno una concezione poco moderna rispetto ai temi di equità, inclusione e valorizzazione delle diversità. Una visione ancora acerba e prevalentemente ‘teorica’, dove l’approccio all’inclusività è spesso frutto della soggettività del singolo e della propria esperienza personale. È quanto emerge dalla ricerca Diversità, Equità, Inclusione nelle PMI italiane, commissionata da Valore D a Nomisma. Sono infatti molte le realtà che non ritengono di aver bisogno di iniziative DEI, non individuano alcun vantaggio nell’adottarle e non hanno all’interno una figura dedicata né un budget allocato. Limitata, inoltre, è anche la presenza femminile, e scarsa la conoscenza della certificazione di genere tra le aziende.

Say-Do-Gap

Emerge quindi una divergenza tra teoria e pratica nell’affrontare le tematiche DEI. Nonostante una crescente attenzione verso gli ambiti che riguardano la sostenibilità, questa non si traduce in priorità di business per le aziende. Infatti, per il 20% delle Pmi questi aspetti rivestono un ruolo secondario e per il 21% non hanno alcun ruolo. Più in particolare, se il 59% delle Pmi adotta iniziative concrete a favore di diversità e inclusione, le dimensioni aziendali influiscono sull’approccio a questi temi. Le aziende di dimensioni più ridotte adottano nel 61% dei casi iniziative singole, mentre le medie imprese tendono ad avviare con maggiore frequenza (72%) veri e propri percorsi strategici.

Per il 41% le iniziative DEI sono secondarie o non importanti 

In generale le Pmi hanno difficoltà a percepire i vantaggi nel lungo periodo collegati alle iniziative DEI, considerate secondarie o non importanti dal 41% degli intervistati. Solo il 16% ha al suo interno una figura dedicata alla gestione DEI, e poco diffusi sono anche i responsabili degli aspetti di sostenibilità (35%). Nelle imprese che non hanno figure specifiche dedicate, la gestione è affidata alla dirigenza aziendale (titolare/imprenditore, AD, direttore generale, 44%) mentre per circa una PMI su tre non è prevista una delega specifica. Il 72% delle Pmi, poi, non ha attualmente, e non prevede in futuro, un budget dedicato a queste tematiche, numero che sale all’80% per quanto riguarda le piccole imprese.

Parità e certificazione 

Si evidenzia pertanto la mancanza di una visione moderna dell’inclusione e della valorizzazione delle diversità. Spesso le azioni intraprese si limitano a iniziative di welfare e conciliazione vita/lavoro, e meno di una azienda su tre fa formazione sui temi DEI o networking con altre realtà. Quanto alla parità di genere, il 63% delle Pmi conosce l’esistenza di una certificazione, ma a oggi la quota di Pmi che ha ottenuto la certificazione è ancora minuscola (1% tra le medie imprese), anche se un’azienda su tre potrebbe richiederla già nel prossimo anno.  Inoltre, il campione intervistato evidenzia una scarsa presenza femminile a livello apicale. Nel 16% delle Pmi non ci sono donne in queste posizioni, e nel 57% le donne in posizioni apicali sono meno del 25%. 

Come scegliere la giusta location per una festa a tema

Se hai in programma di organizzare una festa a tema per tuo figlio, la scelta della giusta location è fondamentale per garantire il successo dell’evento.

Non importa se si tratta di una festa di compleanno, di Halloween o di qualsiasi altra occasione speciale: la location giusta può fare la differenza.

Ecco allora di seguito alcuni consigli che ti saranno utili per scegliere la giusta sala per feste a tema.

I fattori da valutare per individuare la giusta location

La scelta della location giusta per una festa a tema dipende da diversi fattori, tra questi il numero di invitati, l’età dei partecipanti, il tema della festa ed il budget a disposizione.

Vediamo ad ogni modo di seguito i più importanti, quelli che non puoi non considerare quando necessiti di scegliere la giusta location per una festa a tema.

Dimensioni della location

La prima cosa da considerare è lo spazio disponibile e la sua distribuzione. La location dovrebbe essere abbastanza grande da riuscire ad ospitare tutti i partecipanti e le attività previste per la festa.

Inoltre, dovrebbe essere abbastanza spaziosa da permettere ai bambini di muoversi liberamente senza avere la sensazione di essere troppo stretti.

Tema della festa

Il tema della festa è un altro fattore importante da considerare quando si sceglie la location.

Se si sta organizzando una festa a tema pirati, ad esempio, potrebbe essere opportuno scegliere una location con un’ambientazione marina.

Se invece si tratta di una festa a tema supereroi, una location con una zona adatta per le attività all’aperto potrebbe essere l’ideale.

Al contrario, se il festeggiato è uno sportivo e si desidera qualcosa a tema, una sala con annessa palestra e/o attrezzatura ginnica sarebbe la location perfetta.

Servizi e attrezzature

La location prescelta dovrebbe disporre di tutti i servizi e le attrezzature necessarie per la festa.

Ad esempio, dovrebbe essere dotata di bagni puliti, di una cucina o di una zona ristoro dove preparare e servire il cibo, e di spazi all’aperto (o indoor) dove i bambini possano giocare e divertirsi.

Budget

Il budget a disposizione è un altro fattore importante da considerare per la scelta di una buona location per una festa a tema.

Chiaramente è importante non spendere più di quel che si può, ma allo stesso tempo scegliere uno spazio che sia adeguato e confortevole per i bambini e per gli ospiti.

Ulteriori consigli per la scelta della location

Oltre ai fattori sopra elencati, ci sono anche altre considerazioni importanti da tenere a mente.

Ad esempio, è importante verificare in anticipo la disponibilità della location per evitare sorprese dell’ultimo minuto.

Inoltre, è importante considerare la posizione della location e la facilità di accesso per gli ospiti, così come le opportunità di parcheggio per i genitori che accompagneranno i propri figli.

In sintesi, ecco alcune altre piccole cose che possono esserti utili nella scelta della giusta location per una festa a tema:

  • Controlla le recensioni: prima di prenotare una location, è importante verificare le recensioni di altri genitori che hanno già usufruito del servizio. In questo modo si possono evitare spiacevoli sorprese.
  • Pianifica in anticipo: è importante pianificare la festa con il dovuto anticipo per avere il tempo di individuare la location perfetta. Una volta trovata la location giusta, è bene prenotare il prima possibile per evitare che qualcun altro la prenoti nel frattempo.
  • Chiedi consiglio: chiedere consiglio ad amici o parenti che hanno organizzato feste simili in passato può essere molto utile per trovare la location giusta.
  • Controlla il regolamento: prima di prenotare una location, è importante controllare il regolamento e le eventuali limitazioni sulla musica, il cibo e le attività all’interno della struttura.

Conclusioni

Scegliere la giusta location per una festa a tema richiede un po’ di pianificazione e attenzione ai dettagli, ma può fare la differenza per un evento di successo.

Seguendo questi consigli, potrai scegliere la giusta location e far divertire  tutti i partecipanti.

Non dimenticare chiaramente di considerare le attitudini dei tuoi i bambini e di coinvolgerli nella scelta del tema della festa. Buona organizzazione!

Open post

Come scegliere uno smartwatch da acquistare?

Un dispositivo indossabile molto simile a un normale orologio da polso ma con numerose funzionalità: è lo smartwatch, divenuto ormai un ‘must’ tra gli accessori high-tech. Non stupisce quindi come le ricerche per individuare quello più adatto alle esigenze personali siano spesso lunghe e laboriose. È quanto evidenzia lo Smartwatch Market Insight Report di Huawei: in media occorrono circa tre settimane per scegliere lo smartwatch ‘giusto’. Un dato che prescinde dalla fascia di prezzo, poiché il costo è solo uno degli aspetti da valutare. Ma dove e come cercare uno smartwatch? Oltre al classico ‘passaparola’ vi sono certamente i portali specializzati, come Recensioniorologi.it, dove reperire schede e recensioni ricche di informazioni utili per individuare i migliori smartwatch sul mercato per prezzo, funzionalità e prestazioni.

I fattori che influenzano la scelta

Sulla base del Report di Huawei il costo sembra essere un fattore secondario, sia per i cosiddetti ‘power user’ sia per l’acquirente medio, interessato anche ad aspetti secondari come vestibilità, design o l’appeal del brand. Le caratteristiche che sembrano interessare maggiormente i potenziali acquirenti sono l’aggiornamento tecnologico e la facilità di utilizzo. I futuri utilizzatori tendono infatti ad accertarsi che il dispositivo sia equipaggiato con un software recente, meglio se compatibile con il sistema operativo del proprio smartphone. Non meno importante è la qualità costruttiva. In genere riscuotono maggior successo i prodotti di qualità, solidi e resistenti. Non a caso, il 67% degli intervistati menziona la resistenza all’acqua come una delle caratteristiche imprescindibili.

Preferenze soggettive

Le prerogative tecnologiche e costruttive di uno smartwatch fanno il paio con preferenze di carattere strettamente personale. Pertanto, è difficile circoscrivere un range di prodotti ‘ideali’, dal momento che molte caratteristiche di ciascun device possono intercettare il gusto di una nicchia più o meno ampia di pubblico. Da questo punto di vista, forma e dimensioni del quadrante, design e vestibilità del cinturino sono discriminanti tutt’altro che secondarie. Il 55% dei possessori di smartwatch di fascia alta (valore di mercato superiore ai 250 euro) dichiara infatti di avere a disposizione cinturini di ricambio da scegliere in base al contesto di utilizzo, mentre il restante 45% cambia il cinturino solo quando si rompe.

Il design del quadrante

Per quanto riguarda il quadrante grande attenzione viene rivolta al design, non solo in termini di forma e dimensioni, ma anche in relazione alla watchface. La tendenza a cambiarla con regolarità risulta maggiore tra i possessori di device di fascia alta (prezzo superiore ai 200 euro) rispetto a quelli che utilizzano modelli più economici. Inoltre, rientrano tra i parametri di scelta anche le funzionalità. Una buona percentuale di utenti non va molto oltre quelle base, come connettività con smartphone e monitoraggio delle funzioni fisiologiche durante l’attività sportiva. Ma in fase di scelta le funzionalità rappresentano un fattore spesso decisivo per l’acquisto di un prodotto al posto di un altro.

Posts navigation

1 2
Scroll to top